Nuova Riveduta:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché restava ancora in piedi il primo tabernacolo.

C.E.I.:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora aperta la via del santuario, finché sussisteva la prima Tenda.

Nuova Diodati:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo voleva così dimostrare che la via del santuario non era ancora resa manifesta, mentre sussisteva ancora il primo tabernacolo,

Riveduta 2020:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo voleva con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché sussisteva ancora il primo tabernacolo.

La Parola è Vita:

Ebrei 9:8

Con questo lo Spirito Santo ci fa capire che, secondo l'antico sistema, la gente comune non può entrare nel Luogo Santissimo. Ciò avviene finché sussiste la prima stanza con l'intero sistema che essa rappresenta.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo volea con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finché sussisteva ancora il primo tabernacolo.

Ricciotti:

Ebrei 9:8

questo volendo significare lo Spirito Santo; che non era ancora aperta la via al Santo dei Santi, finchè sussisteva il tabernacolo anteriore;

Tintori:

Ebrei 9:8

Con ciò voleva lo Spirito Santo significare, non essere ancora aperta la via al Santo dei Santi, finché sussisteva il tabernacolo anteriore,

Martini:

Ebrei 9:8

Dando così a vedere lo Spirito santo, che non era per anco aperta la via al sancta (sanctorum) stando tuttora in piedi il primo tabernacolo.

Diodati:

Ebrei 9:8

Lo Spirito Santo dichiarava con questo: che la via del santuario non era ancora manifestata, mentre il primo tabernacolo ancora sussisteva.

Commentario abbreviato:

Ebrei 9:8

6 Versetti 6-10

L'apostolo prosegue parlando dei servizi dell'Antico Testamento. Cristo, essendosi impegnato a essere il nostro Sommo Sacerdote, non poteva entrare in cielo finché non avesse versato il suo sangue per noi; e nessuno di noi può entrare, né alla presenza benevola di Dio qui, né alla sua gloriosa presenza nell'aldilà, se non grazie al sangue di Gesù. I peccati sono errori, grandi errori, sia nel giudizio che nella pratica; e chi può capire tutti i suoi errori? Lasciano la colpa sulla coscienza, che non può essere lavata se non dal sangue di Cristo. Dobbiamo invocare questo sangue sulla terra, mentre Lui lo invoca per noi in cielo. Alcuni credenti, sotto l'insegnamento divino, hanno visto qualcosa della via di accesso a Dio, della comunione con Lui e dell'ammissione in cielo attraverso il Redentore promesso, ma gli israeliti in generale non guardavano oltre le forme esteriori. Queste non potevano togliere la contaminazione o il dominio del peccato. Non potevano né estinguere i debiti, né risolvere i dubbi di colui che rendeva il servizio. I tempi del Vangelo sono, e dovrebbero essere, tempi di riforma, di luce più chiara su tutte le cose che è necessario conoscere, e di maggiore amore, che ci porta a non portare male a nessuno, ma bene a tutti. Nel Vangelo abbiamo una maggiore libertà, sia di spirito che di parola, e maggiori obblighi a una vita più santa.

Riferimenti incrociati:

Ebrei 9:8

Eb 3:7; 10:15; Is 63:11; At 7:51,52; 28:25; Ga 3:8; 2P 1:21
Eb 9:3; 4:15,16; 10:19-22; Giov 10:7,9; 14:6; Ef 2:18

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